Borderline. Artisti tra normalità e follia. Da Bosch a Dalì, dall’Art brut a Basquiat
Curatori: |
Giorgio Bedoni, Gabriele Mazzotta, Claudio Spadoni
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Sede: |
Museo d'Arte della città di Ravenna
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Enti organizzatori: |
Comune di Ravenna – Assessorato alla Cultura, Museo d'Arte della città di Ravenna
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Periodo: |
17 febbraio – 16 giugno 2013
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Orari: |
fino al 31 marzo: martedì - venerdì 9 - 18, sabato e domenica 9 - 19
dall’1 aprile: martedì-giovedì 9 - 18, venerdì 9 - 21, sabato e domenica 9 - 19
lunedì chiuso (la biglietteria chiude un’ora prima)
Aperture festive: Pasqua, Lunedì dell’Angelo, 25 aprile, 1 maggio e 2 giugno
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Ingresso: |
intero 9 euro, ridotto 7 euro, studenti Accademia e Università e insegnanti 4 euro |
Oggi il termine Borderline individua una condizione critica della modernità, antropologica prima ancora che clinica e culturale. In questo senso la mostra, curata da Claudio Spadoni, direttore scientifico del museo, e da Giorgio Bedoni, psichiatra e psicoterapeuta, con il supporto della Fondazione Mazzotta di Milano, intende esplorare gli incerti confini dell’esperienza artistica al di là di categorie stabilite nel corso del XX secolo, individuando così un’area della creatività dai confini mobili, dove trovano espressione artisti ufficiali ma anche quegli autori ritenuti “folli” o “alienati”.
A partire da opere di Géricault e Goya, l’esposizione sarà organizzata per sezioni tematiche. Le creazioni di Art Brut saranno comunque una presenza costante nel percorso della mostra.
Nella sezione Disagio della realtà verranno presentate importanti opere di protagonisti riconosciuti quali Bacon, Dubuffet, Basquiat, Tancredi, Chaissac, Wols, affiancate ai lavori di artisti dell’Art Brut per stabilire confronti sull’ambiguo confine tra la creatività degli alienati e il disagio espresso dall’arte ufficiale dell’ultimo secolo. Una serie di lavori dove è protagonista il corpo, che diviene l’estensione della superficie pittorica e talvolta opera stessa nelle sue più sorprendenti trasformazioni, descritte in toni ludici o violenti, sarà esposta nella sezione Il Disagio del corpo con opere di Recalcati, Moreni, Fabbri, Perez, De Pisis, Zinelli, alcuni protagonisti del Wiener Aktionismus e del gruppo Cobra come Jorn e Corneille. All’interno dell’area tematica Ritratti dell’anima ampio spazio verrà dedicato ad una sequenza di ritratti, e soprattutto autoritratti, una delle forme di autoanalisi inconsapevole più frequente nei pazienti delle case di cura, con opere di Ghizzardi, Kubin, Ligabue, Moreni, Rainer, Sandri, Van Gogh, Jorn, Appel, Aleshinsky, Viani. La mostra proseguirà con una sezione dedicata alla scultura, la Terza dimensione del mondo, con spettacolari sculture art brut, con inediti di Gervasi e grandi manufatti di arte primitiva. Infine, nell’ultima parte Il sogno rivela la natura delle cose, verrà definito l’onirico come fantasma del borderline con una selezione di dipinti di surrealisti come Dalì, Ernst, Masson, Brauner, oltre ad una nutrita presenza di lavori di Klee, grande estimatore dell’arte infantile e degli alienati.
Per ulteriori informazioni: www.museocitta.ra.it
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