Da Cimabue a Morandi. Felsina pittrice.
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Curatori: |
Vittorio Sgarbi |
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Sede: |
Bologna, Palazzo Fava |
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Enti organizzatori: |
Genus Bononiae |
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Periodo: |
14 febbraio - 17 maggio 2015 |
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Orari: |
lunedì: 12-19; da martedì a giovedì e domenica: ore 9-19; venerdì e sabato: ore 9-20. Aperture straordinarie 5 e 25 aprile: 9-20 e 1 maggio: 9-20 |
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Ingresso: |
intero 12 euro, ridotto 9 euro (studenti fino a 18 anni con tesserino, docenti con provata documentazione, giornalisti con tesserino, gruppi minimo 15 partecipanti, oltre i 68 anni), gratuito (bambini fino a 7 anni, disabili con eventuale accompagnatore, guide turistiche con tesserino, membri ICOM), |
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Nelle splendide sale affrescate dai Carracci e dalla loro scuola, è possibile ammirare duecento opere provenienti da chiese, istituzioni e importanti collezioni private, da Cimabue a Niccolò dell’Arca, da Vitale da Bologna al Parmigianino, dai Carracci a Guido Reni e Guercino, da Donato Creti a Antonio Canova, da Lucio Fontana e Arturo Martini a Giorgio Morandi. Esse illustrano, nel loro insieme, quanto di più significativo in campo artistico la città di Bologna ha realizzato nel corso di oltre sette secoli, mettendo in risalto quella specificità che l’ha resa uno dei centri più importanti della storia dell’arte italiana ed europea.
Significativamente dedicata a Roberto Longhi, l’esposizione intende riproporre i principi e il metodo dell’illustre studioso per intraprendere una sorta di viaggio dalla fine del Duecento al Novecento: da Cimabue a Giorgio Morandi, quest’ultimo consacrato proprio da Longhi come il primo pittore italiano del suo tempo.
La mostra è anche un omaggio a Carlo Cesare Malvasia, e alla sua Felsina pittrice una delle fonti più importanti e autorevoli per la storia della conoscenza della pittura bolognese dal Medioevo all’età barocca, pubblicata a Bologna nel 1678.
Per ulteriori informazioni: www.genusbononiae.it
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