L’incanto dell’affresco. Capolavori strappati da Pompei a Giotto, da Correggio a Tiepolo
Curatori: |
Claudio Spadoni, Luca Ciancabilla |
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Sede: |
Ravenna, Mar - Museo d’Arte della città di Ravenna |
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Enti organizzatori: |
Mar - Museo d’Arte della città di Ravenna, Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna |
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Periodo: |
16 febbraio - 15 giugno 2014 |
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Orari: |
fino al 31 marzo da martedì a venerdì 9.00-18.00, sabato, domenica, giorni festivi 9.00-19.00, lunedì chiuso; dal 1 aprile da martedì a giovedì 9.00-18.00, venerdì 9.00-21.00, sabato, domenica, giorni festivi 9.00-19.00, lunedì chiuso. La biglietteria chiude un’ora prima. |
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Ingresso: |
iintero € 9,00, ridotto € 7,00, € 4,00 per studenti accademia, università e insegnanti, € 14 venerdì sera con aperitivo e visita guidata (dalle ore 19.00), appuntamenti con visite guidate € 12 |
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La mostra intende illustrare le vicende che negli ultimi tre secoli hanno segnato l’evoluzione tecnica e la fortuna critica della prassi estrattista: l’arte di distaccare le pitture murali. Protagonisti assoluti delle sale della Loggetta Lombardesca sono più di un centinaio di capolavori un tempo sulle volte, sulle pareti e sulle facciate dei più noti edifici sacri e profani della nostra penisola: decine e decine di affreschi trasportati a massello (cioè segati insieme al muro), strappati o staccati e poi condotti su tela, o su altri supporti, fra la seconda metà del Cinquecento e gli anni ottanta del Novecento, per la prima volta riuniti nella medesima sede espositiva. Frammenti, scene intere, porzioni monumentali di alcuni fra i più straordinari cicli pittorici murali firmati da Giotto, Vitale da Bologna, Pisanello, Andrea del Castagno, Melozzo da Forlì, Bramante, Luca Signorelli, Perugino, Ercole de Roberti, Pinturicchio, Garofalo, Raffaello, Romanino, Correggio, Pontormo, Giulio Romano, Niccolò dell’Abate, Paolo Veronese, Ludovico e Annibale Carracci, Guido Reni, Domenichino, Guercino, Tiepolo. Un progetto innovativo che attraversa la storia della pittura murale italiana dai dipinti di Ercolano e Pompei a quelli realizzati da Giambattista Tiepolo nella Villa Valmarana a Vicenza, il tutto in un continuo confronto e rimando con la storia del gusto, del restauro, del collezionismo e della conservazione delle opere d’arte.
Per ulteriori informazioni: www.mar.ra.it
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